L'estate dei fantasmi di Saundra Mitchell

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Titolo: L'estate dei Fantasmi
Autore: Saundra Mitchell
Anno di Uscita: 2011
Casa editrice: Giunti Editore

Ondine è una piccola città in cui non succede mai niente, finché qualcosa è effettivamente successo. Iris e la sua amica Colette hanno fin da piccole una passione per l'occulto e si divertono a creare incantesimi e atteggiarsi a piccole streghe per scagliare maledizioni da loro inventate. Sognano un giorno di raggiungere i 14 anni e poter scappare via da una città provinciale e noiosa, in cui l'unico luogo di svago è una tavola calda, ma qualcosa arriva a sconvolgere le loro vite.

Un giorno, nel mezzo del loro gioco, Iris entra in contatto con un vero spirito, lo spirito di Elijah Landry, un ragazzo misteriosamente scomparso tanti anni prima e di cui non si hanno più avuto notizie. Di primo acchito Colette crede alle parole della migliore amica ma poi, complice una seduta spiritica finita male, inizia ad avere dei dubbi sulla veridicità delle sue parole: e se Iris si fosse inventata tutto? Ma eventi sempre più strani e spaventosi stanno per accadere e complicheranno la vita dei nostri protagonisti, trascinandoli in un intrico di misteri che coinvolgono l'intera città di Ondine e tutti i loro abitanti.

A una prima analisi il libro può sembrare interessante: La traccia da cui parte la trama ha decisamente un suo perché e si mostra abbastanza intricata da poter coinvolgere il lettore. Il problema in realtà sta dell'effettiva stesura del romanzo, che presenta diverse difficoltà a livello narrativo. L'idea che sta alla base è quella di costruire una narrazione in cui poter combinare il dramma adolescenziale e l'indagine su un crimine, aggiungendo un tocco sovrannaturale, grazie al personaggio del fantasma di Elijah Landry, ma in alcuni punti l'autore inizia a perdersi. 

Non è possibile infatti dedicare tre o quattro capitoli introduttivi al romanzo in cui succede ben poco e poi dedicare solamente un capitolo o due alla conclusione della storia. L'impressione generale è che l'autore abbia iniziato molto bene il suo lavoro e che poi avesse deciso di concluderlo in maniera più veloce e superficiale. 

Non viene infatti dedicato abbastanza spazio al momento in cui Iris scopre la verità, alle emozioni che prova e alle di percussioni che questa storia ha sulle persone che le stanno intorno.  Il romanzo inizia in maniera molto blanda ma verso la metà cresce nel lettore il desiderio di scoprire come la storia va a finire, ma ciò che ci aspetta è abbastanza deludente, non tanto per la storia in sé quanto per la pov>; white-space: pre-wrap;">Mancano molti dettagli, alcune storie sarebbe stato meglio approfondirle piuttosto che accennarle e basta: alcuni scrittori fanno questo utilizzando un vero e proprio espediente narrativo, ma decisamente non è questo il caso.  Possiamo dire nel complesso che il romanzo è breve, scorrevole, scritto in maniera semplice, con una narrazione continua e articolata.

Il voto che gli diamo è un voto medio, proprio per il fatto che la storia avrebbe potuto essere sviluppata meglio e con maggior dovizia di dettagli.

  • Voto: 7