- By ghst
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T-Error Machinez è l'officina sperimentale di Manuel Curti aka Omega X, uno stabilimento che anziché esser pregno degli afrori stereotipati di oli minerali e gasolio è più facile immaginare esalante effluvi ben più esecrabili. Nato nel 2013 a Milano come gruppo composto da più elementi, è un progetto dalle molte influenze che inevitabilmente sfociano in un'identità fin troppo sfaccettata per poter confluire nei ranghi in un unico genere di appartenenza. Come lo stesso Manuel ci racconterà, attualmente T-Error Machinez è da considerarsi una realtà artistica di suo dominio esclusivo.
(Ghst) Salve Manuel, grazie per aver risposto all'invito di GothicWorld.it! Tra le realtà italiane della scena a noi prossima la tua “macchina del terrore” è sicuramente da annoverare tra i dispositivi più perniciosi e prolifici degli ultimi tempi. Personalmente seguo il tuo progetto da The War of the Valkyries (2015), full lenght d'esordio che attirò l'attenzione non solo degli amanti del beat elettronico. Poi ripubblicato in una versione “riveduta e corretta”, vorresti raccontarci cosa è successo tra il 2015 e il 2018 e cosa ha portato a questa riedizione?
- By ghst
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Binaural Silcence è una delle configurazioni più tangibili del poliedrico Ravenom, entità nostrana, prolifica e al contempo criptica che sotto molteplici pseudonimi è attiva da più di un decennio nell'ambito di un ampio spettro di scene musicali, nazionali ed estere, sia come artista che come produttore. Data la recente rivisitazione del suo esordio, il pregevole ep A Cure for the Unknown (2014), nonché alla release del singolo Enemy, ci siamo impegnati in una analisi più approfondita di questa sfuggente figura, nel tentativo di far luce (virtuale) sul decennio trascorso e i tempi che verranno.
(GHST) Salve Ravenom e benvenuto su GothicWorld.it! E' un privilegio poterti puntare addosso i nostri scanner come fossero “un'imitazione vietnamita della copia sudamericana di una Walter PPK”. Cito Neuromancer di William Gibson perché le emanazioni avveniristiche di Binaural Silence tornano a farsi sentire proprio per il settantesimo anniversario di Urania, caposaldo della divulgazione fantascientifica in Italia. E nel caso di questa intervista è cosa ben gradita poterci soffermare proprio sulla realtà del nostro territorio. Da quando hai esordito con l'EP A Cure For The Unknown (2014) ne abbiamo viste di piccole e grandi rivoluzioni, più o meno fantascientifiche, più o meno distopiche, tutte più o meno pronosticate da questo genere letterario a noi tanto caro. Dopo otto anni di narrazione sonora e due di silenzio, il tuo nuovo singolo Enemy giunge alle porte in concomitanza a eventi globali particolarmente inquietanti. Come ha trascorso Ravenom questi due anni di incertezze e reclusione?
- By Rob Reznor
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Siva Six is an "Dark Electro/Industrial" band from Athens/Greece (then moved in Leipzig, Germany) started in 1997 under the name Wintermute with the following members: Evi (keyboards), Z (Vocals) and Noid (keyboards). Siva Six is the only Greek band that has climbed to a No#1 position in the AlternativeCharts.
I Siva Six sono una band "Dark Electro/Industrial" di Atene/Grecia (poi trasferita a Lipsia, Germania) nata nel 1997 con il nome Wintermute con i seguenti membri: Evi (tastiere), Z (voce) e Noid (tastiere). I Siva Six sono l'unica band greca che è salita alla posizione n. 1 nelle AlternativeCharts.
(ROB) Welcome to GothicWorld.it, it is an honour for me to interview you but First of all, please tell me, how did you decide to name the band "Siva Six" ?
(ROB) Benvenuto su GothicWorld.it, è un onore per me intervistarti ma prima di tutto dimmi, come hai deciso di chiamare la band "Siva Six" ?
- By Michols Magnolia
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Da sinistra a destra in senso orario: Marcello Nitti, Robert Borland, Mike Dudley e Giuseppe Basile a Londra.
Per questa intervista si deve fare una breve premessa: Giuseppe Basile, residente a Modena e nativo di Taranto, insieme al suo collaboratore e amico Marcello Nitti ha colmato una lacuna.
Ha infatti realizzato l’unico libro italiano e in italiano dedicato alla storia dell’inglese Adrian Borland: cantante, chitarrista, produttore discografico e paroliere di molte band ma soprattutto dei The Sound, gruppo dalle alterne fortune e dalle molte sfortune che con la sua carriera descrive una vicenda umana realmente toccante e che dovrebbe essere ascoltata al di là dei gusti musicali.
Il libro si intitola Adrian Borland - Meaning of a distant victory e appare per la prima volta nel 2016 in occasione della diffusione del documentario di produzione olandese (terra in cui Adrian era emigrato in cerca di successo) Walking in the opposite direction, il quale sta tuttora attraversando i festival cinematografici di tutto il mondo (in Italia è stato a Torino e Taranto).
Recensione di questo libro compare nella sezione apposita del sito.
Abbiamo quindi parlato con Giuseppe Basile per farci raccontare la sua opera e la sua passione.
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