Intervista a Craig Paterson degli scozzesi Twisted Nerve

Twisted Nerve da Edimburgo, capitale della Scozia tra l’elegante e il decadente in una nazione ricca di atmosfere oscure.

Una delle iniziali band del genere Goth, addirittura nata come complesso Punk nel 1978 col nome The Insults ma che presto (a partire da Caught in Session, prima uscita su album del 1982) mostra un suono più oscuro e nervoso. Tuttora in attività, i Twisted Nerve possono vantare vere perle nel genere come Medusa e Séance.

Nonostante cambi di line up e una discografia non copiosa, sono tuttora una delle band più vitali tra quelle ancora unite dalla prima ondata Goth.

Questa estate è uscito il disco Archive - raccolta rimasterizzata di tutti i loro brani - e per l’occasione abbiamo fatto una chiacchierata con Craig Paterson, voce carismatica dei Twisted Nerve da subito dopo che il primo cantante Gordon Munro fu rimpiazzato nel 79, per ripercorrere la lunga carriera della band.

Ecco cosa ci ha raccontato:

1) Michols Magnolia: “Partiamo dall’ultimo passo, la raccolta di brani Archive uscita il 20 luglio di questo anno per la casa discografica polacca Bat-Cave Productions. Perché proprio ora una nuova raccolta di vostro vecchio materiale? Contiene inediti?”

Craig Paterson: “Tomasz alla Bat-Cave Productions è un grande fan e un vero amico della band. Avevamo suonato due anni fa al RTTB Festival in Polonia e fu una sua idea quella di uscire con un archivio con tutto il vecchio materiale rimasterizzato digitalmente più un paio di nuovi brani - Magik of trance e Poltergeist. In verità siamo in procinto di registrare materiale per un nuovo album, ma abbiamo pensato che documentare 40 anni di Twisted Nerve prima di fare uscire qualcosa di nuovo ci suonasse davvero bene visto che siamo una delle band Batcave originarie.”

2) M.M.: “La casa discografia è polacca: avete qualche legame particolare con questa terra? Come mai è polacca e non per esempio scozzese?”

C.P.: “Abbiamo tantissimi amici e supporter in tutta la Polonia. L’idea di Archive è nata in Polonia a Wrocław (Breslavia - N.d.R.) da me e Tomasz perché mi piace pensare ai Twisted Nerve come una band non polacca, non scozzese, ma internazionale.”

3) M.M.: “Chi era Craig Paterson quando incontrò la band la prima volta?”

C.P.: “Suonavo il basso con gli Aerosol Burns, la mia prima band, non era una cosa seria e abbiamo fatto solo una manciata di date. Era il 1979 e ogni notte andavo a vedere concerti. A quei tempi l’YMCA di Edimburgo era un luogo ottimo per il Punk e c’erano un sacco di eventi, i Twisted Nerve ci suonavano e divenni presto amico col loro batterista Keith Hamilton. Uscivamo spesso assieme e andavo a tutte le loro serate, ma ad un certo punto per i TN i nodi arrivarono al pettine: non ne potevano più del loro cantante che era una vera e propria rottura e al Coburn Lounge lo cacciarono. La settimana dopo stavo già provando con loro, mi avevano chiesto di far parte della band e avevo detto sì. Non avevo mai fatto il cantante e non sapevo cantare, ma non pareva essere un vero problema!”    

4) M.M.: “Chi è Craig Paterson adesso? Chi sarebbe se non fosse il cantante dei Twisted Nerve?”

C.P.: “Sembrano esserci due Craig, quello diurno che vive la sua vita normalmente e quello notturno, lo spaventoso Signore delle Tenebre dei Twisted Nerve buhahahahah (risata satanica)! Il Craig di giorno ama la sua musica, la sua arte, il suo cibo, il vino, i viaggi, la sua ragazza e i suoi animali. Quando suono coi Twisted Nerve cambio completamente, per vivere ed essere come sono sul palco, per fare ciò che faccio, devo entrare in una zona speciale. Davvero penso che farei il manager di una band piuttosto che suonarci, sono abbastanza bravo a organizzare eventi, quindi se non fossi il cantante dei Nerve probabilmente sarei il loro manager!”

5) M.M.: “Nonostante tu non sia stato uno dei membri fondatori, puoi spiegarci da dove viene il nome Twisted Nerve (traducibile come “nervi a pezzi” - N.d.R.)?”

C.P.: “Viene dall’omonimo film inglese del 1968 di Roy Boulting (in Italia intitolato appunto I nervi a pezzi - N.d.R.)”.

6) M.M.: “Qual è stato il primo brano che hai composto per i Twisted Nerve?”

C.P.: “Ho scritto Twisted Nervosis giusto prima di entrare nella band e parla infatti di quello. Tratta del rinascere e distendere le proprie ali, pronto a volare, fatti i bagagli per vedere il mondo. Sapevo che mi stavo imbarcando in una grande avventura e volevo celebrarlo in una canzone”.

7) M.M.: “Sei il principale paroliere della band? Quali temi tratti? Hai mai scritto qualcosa sull’Italia?”

C.P.: “Sì, ho scritto tutti i testi. Negli anni 80 trattavo dei miei interessi a quel tempo che riguardavano gli aspetti più oscuri della vita. Usavo un sacco di immaginario gotico, di occulto, droga, follia, amori perduti, del Medioevo e della cultura degli indiani del Nord America. Ero interessato a queste cose molto prima che la parola Gothic saltasse fuori. Siouxie and the Banshees erano una grande influenza per me. Purtroppo non abbiamo canzoni a proposito dell’Italia, ma ci farò un pensierino: amiamo venire a suonare dalle vostre parti!”

8) M.M.: “E quando tornerete a suonare da noi?”

C.P.: “Saremo da voi di nuovo nel 2019: Roma, Milano e Modena. Non credo faremo un estensivo tour dopo l’uscita di Archive, ci piace fare due o tre date alla volta, amiamo troppo il comfort (ride sonoramente). Tutte le mie memorie dell’Italia sono bellissime. Davvero è una bella nazione, abbiamo un sacco di amici dalle vostre parti. Sarebbe ingiusto ricordare un momento più che un altro, ma forse la prima volta che sono venuto a Roma, guidato a rotta di collo nell’auto dai promoter attraverso il centrocittà, ubriachi e su di giri mentre a tutto volume ascoltavamo il primo disco degli Psychedelic Furs, è stato davvero un momento eccitante. La seconda volta che abbiamo suonato a Roma abbiamo avuto anche un’invasione del palco da parte del pubblico. Milano, Modena, Roma, Napoli, noi salutiamo voi e la vostra bella Italia!”

9) M.M.: “Hai accennato al fatto che state registrando nuovo materiale. Ma come mai non producete un album di inediti dal 1984 (Séance)? L’ultima produzione è addirittura un disco di remix del 2007 chiamato laconicamente Twisted Nerve.

C.P.: “Abbiamo avuto tantissime offerte per suonare dal vivo, alcune più interessanti di altre. Suoniamo solo per rifarci delle spese, suoniamo per la gente vera, tutti sono benvenuti ai nostri show, noi non apparteniamo a nessuno e così siamo di tutti. Personalmente mi piace tenere concerti nei festival quindi continuiamo a farli, continueremo a suonare finché ci sarà gente che ce lo chiederà e fintanto che ci divertiremo. Non ci sono stati nuovi album dal 1984 perché di fatto non abbiamo più creato nuovo materiale, ma stiamo aggiustando anche questa cosa. Nonostante che i remix del 2007 mi sia piaciuto molto farli.”

10) M.M.: “Nella tua lunga carriera qual è stato il momento peggiore e quale il migliore? Cosa vi fa suonare ancora insieme?”

C.P.: “Il momento più duro è stato quando ci siamo sciolti nell’86. Ci odiavamo a vicenda, non potevamo proprio stare nella stessa stanza, dipendenti da parecchie sostanze, davvero messi male. Suonammo il nostro ultimo concerto a Edimburgo, io scesi dal palco, uscii dalla porta e non mi guardai mai indietro. Il momento migliore invece fu quando mi chiesero di riformare la band e suonammo al Drop Dead Festival a Praga nel 2007. Essere sul palco nuovamente dopo tutti quegli anni fu una sensazione incredibile. Girare tutti quei giovani volti verso uno show dei Twisted Nerve è stato impagabile. Ci è voluto del tempo ma adesso abbiamo una stabile (e salutista) line up: il bassista originale Norbert Bassbin, Dunsy Dunsmore alla chitarra e Dave Grave alla batteria, l’alchimia è giusta e ci divertiamo un casino.”  

11) M.M.: “C’è un luogo speciale - ovunque nel mondo e fuori di esso - dove ti piacerebbe tenere un concerto? Ci sono già stati posti particolari in cui hai suonato?”

C.P.: “Andiamo a suonare in California al Near Dark Festival il 13 settembre, la nostra prima volta negli States, e siamo parecchio eccitati. Ci siamo esibiti in tanti posti differenti nel mondo, vorrei tanto farlo a New York, molta della mia musica preferita viene da lì. Berlino è una delle nostre città favorite per suonare e anche là abbiamo tanti amici. Ci piace sempre esibirci al WGT Festival di Lipsia. Roma anche è sempre piena di divertimento, abbiamo davvero molti amici cari in Italia ora e siamo benvenuti da tutti. Polonia, Austria, Repubblica Ceca: tutte ci portano ricordi speciali. Suppongo che ci piacerebbe suonare anche sulla luna prima o poi!”

12) M.M.: “Quali sono le tue influenze musicali e cosa ascolti adesso?”

C.P.: “ I miei gusti sono vasti. Amo Iggy Pop, Velvet Underground, David Bowie, Ramones, Banshees. Tutto sommato penso che le nostre influenze siano i Bauhaus, i Killing Joke e i Cramps.”

13) M.M.: “In quali altri progetti sei impegnato al momento?”

C.P.: “Non sono impegnato con altro, se però capita l’occasione canto in un altro paio di band a Edimburgo quando me lo chiedono, mi ci diverto molto. Se riusciremo io e il mio carissimo amico Terry McLeah, chitarrista dei Sex Gang Children, faremo qualcosa sotto il moniker Twisted Sex, ma al momento i Twisted Nerve si prendono tutto il mio tempo libero.”

14) M.M.: “Per il gran finale, fatti una domanda che avresti voluto ti avessi posto io e per favore datti una risposta!”

C.P.: “Perché lo fai ancora Craig? Perché ho un cuore da pirata e sangue Punk Rock nelle vene!”